ucraina forze peacekeeping

I Mengele d’occidente e gli esperimenti politico-militari sulle cavie ucraine

Il titolo dell’articolo è ovviamente una provocazione, ma neanche poi così balorda. Onestamente credo che gli ucraini siano stufi di dover essere le cavie da laboratorio di ogni tipo di esperimento politico e militare e se vogliamo davvero aiutarli l’unica via è ampliare drasticamente la portata degli aiuti militari, anche con i nostri eserciti. Non una forza di peacekeeping, ma una vera e propria forza di liberazione. E tranquillo Tajani, non li faremo colpire in territorio russo.

Le forze di peacekeeping europee sono una sconfitta

L’opzione oggi sul tavolo delle trattative con USA e Russia di una presenza militare europea all’interno del territorio controllato da Kyiv è semplicemente la certificazione del fallimento occidentale e la resa a putin di ogni nostra velleità di pace e giustizia. Significherebbe congelare la guerra, significherebbe darla vinta alla russia e alla sua guerra di aggressione. Significherebbe suggellare con il sangue ucraino finora versato un accordo mafioso tra i due capi cosca del cremlino e della Casa Bianca. E no, l’impressione non è quella nè di una pace duratura nè di una pace giusta, ma di una sconfitta per tutto l’occidente, la vittoria di chi può permettersi di mandare al macello milioni di persone senza alcun contraccolpo politico interno, anzi con l’elevazione a imperatore della guerra santa.

L’Europa può e deve fare di più, l’Europa deve forzare la mano e dimostrare di valere qualcosa. I soldi in fondo non ci mancano.

Basta esperimenti sugli ucraini

E’ giunta l’ora per tutto l’occidente unito (per occidente intendo il mondo civilizzato, quindi escludendo l’America MAGA) di smetterla di accettare esperimenti sulla pelle degli ucraini. Non è più il tempo di “proviamo questa cosa e vediamo come va”. Continuare a fare i Mengele con esperimenti socio-politici su persone in carne e ossa e su Stati sovrani è disgustoso e criminale. Gli ucraini, credetemi, ne hanno piene le tasche di essere sacrificati a causa della non-volontà politica di trovare una soluzione che rimetta a posto una volta per tutte l’aggressore russo.
E’ chiaro come il sole che la russia non si fermerà da sola, non si fermerà a parole. Un cessate il fuoco con forze di peacekeeping lascerebbe solo le macerie di un’Ucraina a pezzi sia a livello economico che a livello sociale, incapace di ricostruirsi per respingere un nuovo attacco russo futuro. Perchè alla russia, forze di peacekeeping o no, interessa prima o poi di annientare Kyiv, che sia oggi o che sia domani.
Se la speranza dei leader occidentali è quella di aspettare che putin muoia e che tutto diventi di colpo migliore allora stiamo belli freschi.

Continuare a sperimentare nuove fantasmagoriche teorie politiche sul popolo ucraino è uno schifo che era già inaccettabile il 24 Febbraio 2022, oggi è un comportamento da terroristi politici.  Ogni tentennamento costa vita umane (ucraine), costa dolore (ucraino) e ci costerà il futuro (a tutti). 

Eppure la soluzione ce l'hanno data gli ucraini

Eppure gli ucraini ci hanno dato già una soluzione anni fa, ci hanno già tracciato una via da seguire che noi non abbiamo nemmeno iniziato a percorrere. Già, perchè noi alla fine le grida di aiuto e le allerte lanciate non solo dall’amministrazione politica di Kyiv ma anche da tutto il popolo ucraino non le abbiamo mai volute ascoltare. Eppure bastava sturarsi le orecchie, scendere un attimo dal nostro piedistallo e smetterla di pensare che gli altri siano tutti stupidi. In questo preciso caso, gli stupidi siamo stati noi.

L’Ucraina per tre anni ci ha implorato, per il suo bene ma anche per il nostro, di aumentare drasticamente le spese militari (almeno per deterrenza futura), imporre una no fly zone sui cieli ucraini, fornire armi tecnologiche e di precisione in abbondanza al suo esercito e dargli il via libera di colpire ovunque, russia compresa. E poi stare a guardare, senza dover nemmeno metterci un dito al fronte in Ucraina.
Queste indicazioni però restano valide, oggi più che mai, ma la finestra temporale per accontentare Kyiv si sta velocemente chiudendo, tra poco non sarà più possibile evitare il peggio. Non sarà più possibile risparmiare una guerra futura contro la russia combattuta sul suolo dell’Unione. E allora vedremo se i Tajani della situazione si preoccuperanno che i nostri missili non colpiscano oltre il confine baltico.

E’ ora di finirla con gli esperimenti sugli ucraini. Ascoltiamo cosa ci dicono, ne sanno decisamente più di noi, sanno come mettere fine a tutto questo.
E se gli USA ormai sono persi nei nazideliri MAGA allora tocca alla nostra Europa unire tutti gli Alleati, quelli con la A maiuscola, rialzare la testa e chiudere una volta per tutte questa faccenda. “Do Something”, per Dio!

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