come i russi plagiano i bambini ucraini nei territori occupati

Come i russi plagiano i bambini ucraini per prepararli alla guerra contro la loro patria

Il genocidio di un popolo non si commette solo attraverso i campi di concentramento, la sostituzione etnica, le esecuzioni e le fosse comuni. Il genocidio di un popolo viene compiuto mettendo in atto processi mirati e studiati fin nei più piccoli particolari e che abbracciano ogni sfera della società che si intende distruggere, neppure i bambini ne sono esclusi. Lo sfruttamento ed il plagio delle menti dei bambini è uno dei crimini più odiosi e purtroppo sempre presente nello schema genocidiale che i russi stanno attuando in Ucraina in questi anni. Vale la pena trattare tali argomenti e fare luce su questo orrore di cui si parla sempre troppo poco.

Zarnitsa 2.0

Zarnitsa 2.0 è il nome che i russi hanno scelto per questa operazione di manipolazione del pensiero per i bambini e ragazzi ucraini nei territori occupati. Dietro la maschera di “gioco patriottico” si nasconde un vero e proprio schema volto a plagiare le menti dei giovani partecipanti proprio nella fase del loro sviluppo, quando la ricezione degli stimoli esterni è massima ed è facile apprendere nozioni che poi sarà quasi impossibile cancellare se non attraverso lunghi e dolorosi processi di analisi.
Di ludico in Zarnitsa 2.0 c’è veramente poco. E’ più simile ad un esperimento della gioventù hitleriana che ad un gioco.
Si tratta infatti di una competizione nazionale (anche se sarebbe meglio dire internazionale dato che i territori occupati sono e rimarranno ucraini) che si sviluppa in tutta la federazione e che sta coinvolgendo forzatamente oltre 800.000 bambini e ragazzi in età scolare. Lo scopo del “gioco” è quello di far apprendere ai ragazzi il maggior numero di elementi di propaganda bellicista russa e di prepararli ad un futuro nell’esercito del cremlino. Infatti tutte le prove che gli studenti dovranno affrontare per accumulare punti sono a tema patriottico-militare. Si va dalle domande su argomenti di storia russa (o almeno quello che loro intendono per storia) a domande sul rinnovato culto per Stalin e l’Unione Sovietica fino ai quiz più specifici che riguardano il campo militare, come sapere qual è il tank più corazzato in dotazione all’esercito.
E se già questo vi ha fatto accapponare la pelle come al sottoscritto sappiate che non è ancora niente.

Un vero e proprio addestramento militare

Zarnitsa 2.0 ha come vero scopo quello di preparare i ragazzi delle scuole a diventare dei veri e propri militari, state pur certi che gli uffici di reclutamento dell’esercito seguono queste prove con molta attenzione.
I gruppi di ragazzi sono suddivisi per categorie professionali: ci sono i corrispondenti di guerra, gli operatori di droni, gli aspiranti ufficiali, gli specialisti di guerra informatica e così via fino al degrado più inimmaginabile.
Ad esempio gli “specialisti informatici” dovranno superare delle prove per riconoscere i colpevoli di un cyberattacco, il corrispondente di guerra invece dovrà cercare anche di manipolare delle informazioni e creare dei falsi. Stanno già preparando degli esperti di propaganda prima ancora della maggiore età.
Tra le prove militari viene anche simulata una condizione di prigionia in cui i ragazzi dovranno comunicare in codice morse sbattendo gli occhi ai loro compagni appostati un messaggio per preparare la fuga.
Agli operatori di droni viene invece insegnata sia la teoria che la pratica di volo che nozioni meccaniche sugli apparecchi.

Potete capire che questo non è un gioco, ma è la preparazione ad una futura guerra di aggressione. Stanno preparando intere generazioni ad immolarsi per la russia, stanno preparando tonnellate di carne da macello. Non dobbiamo sottostimare questo pericolo, per noi europei questo è un segnale ben preciso su cosa ci aspetta e su qual è l’obbiettivo futuro dei russi: la guerra totale.

I giovani ucraini dei territori occupati e il loro condizionamento

Questa operazione di condizionamento delle menti dei bambini in corso nei territori occupati oltre ad essere un crimine di una brutalità inaudita porta con sè molte conseguenze a medio lungo termine.
I ragazzi che oggi vengono forzatamente plagiati in questo modo non potranno che rappresentare un problema di cui tutta la comunità internazionale, e non solo Kyiv, dovrà farsene carico, non possiamo pensare anche in caso di vittoria contro la russia (e la vittoria arriverà, siatene certi) di dire “bene il nostro compito è finito ciao ci vediamo ora pensateci voi”. Se non si interverrà per porvi rimedio e mettere in atto delle politiche serie per riparare questo guasto l’Ucraina rimarrà sempre fragile, avrà al suo interno una potenziale bomba sociale destabilizzante per l’intera società. Avrà migliaia di uomini che oggi sono solo dei ragazzi che avranno imparato per anni ad odiare la propria patria, avrà migliaia di agenti russi pronti a creare nuovamente il caos, pronti a rivoltarsi contro le proprie madri e i loro padri. Pronti a schierarsi militarmente contro di noi.

Quando leggo con quale facilità i sedicenti esperti internazionali, non ultimo il palazzinaro Witkoff, pensano sia sufficiente cedere i territori temporaneamente occupati a putin in cambio di una tregua parziale, non posso che esprimere il più totale disgusto verso di loro, verso la loro inettitudine e debolezza. Chi la pensa così non è solo un traditore dei nostri valori di pace e di libertà, ma diventa de facto anche un subdolo collaborazionista del regime più sanguinario che la storia moderna ci abbia offerto.
Fare finta che operazioni come Zarnitsa 2.0 siano solo dei giochi per bambini, oppure ignorarne completamente l’esistenza, li rende complici e colpevoli di chi sta preparando un futuro di guerra e desolazione per tutto il mondo.
A bocce ferme, quando tutto sarà finito, anche chi ha ignorato o si è reso complice di questi crimini contro i bambini ucraini dovrebbe essere processato e condannato, perchè le prove stanno lì, tutte alla luce del sole, come tutto è sempre stato lì, alla luce del sole sotto gli occhi di tutti.

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