Tutto torna: la bandiera bianca di Bergoglio, quella degli sconfitti, era per gli americani, non per gli ucraini
Mi cospargo il capo di cenere, mi inginocchio sui ceci e chiedo umilmente scusa. A Marzo 2024 avevo etichettato come “disgustose” le parole di Bergoglio sulla famosa “bandiera bianca”. Infatti il pontefice disse: “E’ più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare” ed io ingenuamente intesi che si riferisse al popolo ucraino, sottovalutando le sue doti di chiaroveggente (alla fine un Papa qualche dote sovrannaturale dovrà pur avercela no?). Invece a conti fatti la bandiera bianca oggi sventola su Washington, la bandiera bianca degli sconfitti, degli umiliati, dei perdenti, dei vigliacchi e degli ignavi si innalza sulla Casa Bianca issata da Trump, Witkoff, Vance e Rubio. Mi ero sbagliato, scusa Bergoglio, me ne pento e me ne dolgo. Ma andiamo avanti.
La resa dei codardi
I conigli americani hanno svelato finalmente la loro natura a tutto il mondo, che poi è la natura di ogni forza dittatoriale con derive autarchiche, la natura dell’essere vigliacco e del desiderio di arrendersi quando il gioco comincia a farsi duro. Anche se sei il più forte. Perchè gli USA fino a pochi mesi fa erano oggettivamente i più forti, anche se troppo spesso solo a parole e non nei fatti. Ora non lo sono più nemmeno a parole, sbeffeggiati e umiliati sia da Kyiv che dalla nuova Europa a guida Macron-Starmer-Merz. E’ vero, Washington è sempre stato per noi qualcosa più di un alleato, una sorta di protettore. Ma ora che ha abdicato (anche qui vigliaccamente) a questo suo ruolo le posizioni di forza si sono invertite.
I MAGA non sognano altro che essere dei negrieri settecenteschi con la fabbrichetta in Virginia e nulla più, ma il mondo dopo tre secoli si è evoluto e per imporre la propria guida sono necessarie fitte trame diplomatiche, profonde radici democratiche e ampie conoscenze del mondo esterno. Tutte doti che ai primati Repubblicani mancano. Ed è proprio per questo che sono costretti ad alzare bandiera bianca, non solo in Ucraina, ma in tutte le crisi internazionali. E dove non lo hanno ancora fatto, vedi la storia dei dazi, stanno prendendo sonore scoppole.
Rubio, la Zakharova di second'ordine
Quando pochi giorni fa il Consigliere di Stato Rubio ed il palazzinaro Witkoff incontrarono Macron a Parigi ironicamente dissi “Oggi Macron sta incontrando la delegazione della russia composta dal palazzinaro Witkoff e da Rubio giunta a Parigi per convincerlo a sospendere ogni tipologia di aiuto all’Ucraina“. Scherzavo, ma alla fine è andata proprio così.
La delegazione americana era evidentemente andata in pellegrinaggio nella capitale francese proprio per convincere Macron, oggi leader degli alleati di Kyiv, a smantellare la rete di supporto europeo all’Ucraina. La risposta negativa da parte del presidente francese ha poi portato prima Rubio e poi Trump a dichiarare che “gli USA si disimpegneranno da questa guerra“. Come se da quando Trump è stato rieletto fossero poi mai stati coinvolti seriamente a livello diplomatico e neutrale.
Una piccola nota di colore: alla fine dell’incontro tra la delegazione francese e quella americana Macron ha chiamato immediatamente Zelensky e Rubio ha invece chiamato il suo vero capo per riferire sul vertice, Lavrov. Il Consigliere di Stato USA oggi non è altro che una Zakharova di second’ordine.
La bandiera bianca dei codardi e la fine degli Stati Uniti
Non lo diciamo da oggi, andate a rileggervi quel che dicevamo all’indomani della rielezione di Krasnov quando tutto ci sembrava solo una riscrittura in chiave moderna de “Il complotto contro l’America” di Philip Roth, ma ora lo possiamo confermare: la realtà ha superato la fantasia. Gli Stati Uniti ed il mondo come lo conoscevamo fino a pochi mesi fa sono finiti. L’America si è dissolta non solo politicamente o militarmente, si è dissolta a livello morale, etico e di idee. Il vuoto cosmico che la pervade sarà duro da debellare, ma sono sicuro che l’Europa oggi abbia tutte le carte in regola per prenderne il posto nello scacchiere internazionale ed abbia la volontà e la forza economica e (crescentemente) militare per sostenere l’Ucraina fino alla vittoria sulla russia.
Gli USA hanno abbandonato tutti i loro alleati, vecchi e nuovi che siano, e si sono disimpegnati non per un qualche residuale ideale di pace e libertà, si sono disintegrati sulla scena internazionale per manifesta incapacità. Un KO storico e senza precedenti.
Oggi quello che conta nel mondo e che gli scimmioni MAGA non hanno compreso, nè mai comprenderanno, sono le relazioni internazionali, è la politica estera a definire chi è rilevante e chi invece non vale un cavolo di niente.
Trump ha scelto di demandare la politica estera degli USA alla russia, assoggettandosi formalmente e totalmente ai valori criminali e liberticidi di putin e della sua cosca mafiosa. Ha scelto de facto di non contare nulla, alzando bandiera bianca. E ci sta riuscendo benissimo.
Il coraggio: i cittadini ucraini nella Berdyansk occupata che protestano con coraggio davanti al seggio elettorale tra i mitra degli occupanti e i mezzi militari con la Z. La vergogna: la lista anti-ucraina Pace Terra e Libertà
Ad Arezzo e Tortona a Gennaio sarà proiettato un documentario della sanzionata Russia Today all'interno delle sedi comunali di queste città. Scandaloso. Chiediamo il blocco immediato di queste iniziative putiniane in Italia.
Cara UE, per contrastare la propaganda russa online non servono nuove leggi, servono i soldi per costituire un vero IT Army.
I dati super dell'export italiano verso i paesi ex sovietici come il Kirghizistan puzzano molto di triangolazione per bypassare le sanzioni alla russia. E fanno male prima di tutto a noi.