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Milano si conferma culla degli eventi filorussi, ci sarà anche un elogio a Darya Dugina

L’invasione della propaganda russa in Italia sta sfondando in molte città, da Modena a Lucca, passando per Rovigo e arrivando a Milano, dove dopo aver invitato la soprano Netrebko sul palco del Teatro alla Scala ed in attesa del balletto russo del Russian Ballet Moscow al Teatro Lirico Giorgio Gaber ci delizierà Domenica 14 Gennaio alle ore 17.00 presso lo Spazio Ritter di Via Maiocchi 28 con un elogio a Darya Dugina, figlia del teorico del suprematismo russo Dugin, morta nel 2022.
L’incontro si terrà allo Spazio Ritter, ritrovo per i neofascisti di Milano che ha già in passato ospitato decine di eventi di simile matrice. Ne ha parlato anche Linkiesta nel 2021 in un interessante articolo di Cristina Giudici intitolato “Nel centro di Milano c’è una libreria che fa da ritrovo per i neofascisti“.
Ricordiamo che Darya Dugina, sedicente poetessa di regime, stava seguendo le orme del padre, sposandone le strampalate tesi sul suprematismo e nazionalismo russo e appoggiando in pieno l’invasione dell’Ucraina. Una vera esponente della propaganda russa che lavorò per tutti i più grandi network televisivi del cremlino.

Anche questo evento organizzato dai filorussi di Vento dell'Est

Ancora una volta, come in occasione dell’evento pianificato a Lucca il 27 Gennaio 2024 in cui interverrà direttamente in videoconferenza Aleksander Dugin (non sarà a Lucca di persona in quanto sanzionato dall’Unione Europea…se dovesse mettere piedi in Europa bene che gli vada finisce arrestato), l’incontro sarà organizzato dall’associazione Vento dell’Est, organizzazione di estrema destra che idolatra putin, dugin e tutta l’ideologia fascista propagandata dal cremlino. Un’ideologia che prevede un suprematismo russo pronto a schiacciare l’occidente e i suoi cittadini. Forse a quelli di Vento dell’Est sfugge che si trovano anch’essi in occidente e possono permettersi di girare a piede libero proprio perchè non siamo in russia. Poco male.
E’ l’ennesima conferenza di propaganda russa che in questo 2024 sta inondando l’Italia di eventi simili, oscenità neofasciste e punti di vista esclusivamente pro-cremlino che sono già stati smentiti dai fatti in più occasioni.

I partecipanti all'evento su Darya Dugina a Milano

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La locandina dell’evento su Darya Dugina a Milano

I partecipanti sono sempre i soliti noti che, come al solito, se la cantano e se la suonano da soli. Parliamo ancora di Eliseo Bertolasi, qui in veste di “traduttore”, mentre nell’evento che si terrà a Modena sulla “rinascita” di Mariupol sotto l’egida russa viene introdotto come “russista”. Per chi non lo sapesse è stato uno degli “osservatori internazionali” durante i referendum farsa indetti dal cremlino in Donbas. Una carica assolutamente fittizia e non riconosciuta a livello internazionale, in quanto gli stessi referendum non sono stati riconosciuti da nessuno nel mondo libero e democratico.
Tra gli altri ospiti della conferenza troviamo anche Rossella Maraffino, anch’essa in vesta di “traduttrice”, in realtà collaboratrice di molte testate giornalistiche web vicine all’estrema destra e realizzatrice di articoli in cui si mira a giustificare l’invasione russa in Ucraina. In un articolo su L’Indipendente del 25 Giugno 2023 riguardante il fallito golpe di Prigozhin dichiara in modo trionfante che “verso sera, con la mediazione del presidente bielorusso Lukashenko, la “marcia della giustizia” sembra essersi sciolta in un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Il governo russo concede l’amnistia, Prigožin viene estradato in Bielorussia, ma soprattutto l’apparato Wagner viene assorbito dall’esercito regolare. Un niente di fatto per gli osservatori occidentali assetati di sangue: col giungere della domenica, santa per il credente popolo russo, questa rocambolesca dimostrazione di forza trova una civile, forse poco ortodossa risoluzione, per regolamentare l’irregolamentabile“. Ora possiamo dirlo con certezza, il golpe di Prigozhin è stato regolamentato così bene che pochi mesi dopo è stato fatto esplodere l’aereo su cui viaggiava. Complimenti per la lungimiranza, possiamo fidarci!

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