Evento annullato. Il film russo Il testimone in programma al Teatro San Leonardo di Viterbo
Incredibile. Dopo settimane di battaglie, scandali e cancellazioni, in Italia si continuano ad affittare sale congressi e teatri per la proiezione del film di becera propaganda russa Il testimone. In questo caso lo scandalo sta nel fatto che il film russo sarà proiettato il giorno 18 Febbraio all’interno del Teatro San Leonardo (di proprietà della Curia Vescovile) e sulla locandina si può leggere che questo evento di disinformazione è addirittura in collaborazione con UNINDUSTRIA e UIL. Un bel rischio per UNINDUSTRIA ed il sindacato UIL esporsi in questo modo sfacciato in favore di putin. Per non parlare dei vescovi.
Perchè il film russo Il testimone non può essere proiettato a Viterbo
Il film russo Il testimone è un chiaro esempio della propaganda russa che sta cercando in questo 2024 di fare breccia in Italia. Il suo genere di propaganda è del tipo più misero: una semplificazione della storia ad uso e consumo del cremlino, che sta cercando di dipingere tutti gli ucraini come spietati nazisti e di un occidente che è ben contento di supportare questi pericolosi nazionalismi. E’ esattamente la propaganda che putin e il suo entourage sta promuovendo in russia per giustificare tutti i crimini di guerra che sta commettendo in Ucraina e le minacce di aggressione ai paesi NATO che sempre più spesso sentiamo ripetere.
Davvero in una Italia europea ed atlantista possiamo permettere che questa immondizia venga proposta ad un pubblico che in alcuni casi può risultare sprovveduto e facilmente influenzabile? Le istituzioni di Viterbo vogliono davvero macchiarsi di aver spalleggiato il regime criminale di putin? Non lo crediamo possibile, soprattutto dopo che in diverse città questo film di propaganda russa è già stato bloccato costringendo gli organizzatori ad annullare le proiezioni in quanto palesemente contrarie ai nostri valori di libertà e democrazia.
Annulliamo la proiezione del film russo Il testimone a Viterbo
Chiediamo quindi che le istituzioni cittadine, la Curia Vescovile e le associazioni che stanno collaborando per la proiezione del film russo di propaganda a Viterbo facciano un serio esame di coscienza e si accorgano di cosa sta accadendo nella loro città, si espongano e si dissocino dall’evento oppure c’è il serio rischio che si crei un pericoloso precedente e che vengano associati per sempre alla russia criminale di putin. Direi certamente non un buon risultato in termini di pubblicità proprio per nessuno.
Non bisogna cedere di fronte a questi “propagandisti Z” che ogni volta che la proiezione di questo film è stata annullata hanno gridato alla censura del diritto di parola e della libertà di espressione. Bisognerebbe ricordar loro che questi due concetti sono in aperto contrasto con la manipolazione dei fatti e con la disinformazione, entrambe armi della guerra ibrida che la russia sta ormai da anni muovendo all’occidente unito. Avere un’idea differente è lecito, propagare menzogne e falsità invece è un grave pericolo per la nostra libertà e la nostra democrazia.
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Alla fine la location della proiezione del film russo Il testimone a Lecco è stata svelata: si tratta della sala teatro Nuovo Convegno Parrocchiale di Malgrate. Esatto è cambiata anche la città (anche se esattamente dall'altra sponda del lago).
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