E quindi si vota. Dove e come si parla di Ucraina nei programmi elettorali.
Da non perdere
L’8 e 9 Giugno 2024 in Italia si voterà per eleggere i deputati che andranno a rinnovare il Parlamento Europeo per una legislatura che dovrà affrontare diversi temi cruciali: il supporto all’Ucraina fino alla sua vittoria, l’integrazione di Kyiv nella sua nuova casa europea e la ricostruzione della stessa dopo la cacciata dei russi. Insomma di carne al fuoco ce ne sarebbe, vediamo se e come le principali liste presenti sulla scheda elettorale ne parlano nei loro programmi per le Europee 2024. Cercheremo di restare neutrali, ma vi avverto, in alcuni casi non ci riusciremo. Già vi vedo storcere il naso “eh ma quello ha detto quelle cose nel 2019, quell’altro ha parlato in questo modo nel 2022, quello mi sta antipatico e quelli sono dei ladri”. Premettiamo che qui non ci occuperemo di antipatie e simpatie per questo o quel partito, per questo o quel personaggio politico. Qui vi riporteremo solo quello che i partiti hanno scritto nero su bianco nei loro programmi ufficiali. Chiaro? Bene cominciamo.
Azione - Siamo Europei
Partiamo da Azione perchè sono stati i primi a presentare un programma elettorale per le Europee 2024, alcuni l’hanno fatto solo pochi giorni fa, tanto per capire quanto ci tengono a queste elezioni. Un altro motivo è che Azione – Siamo Europei di Carlo Calenda è l’unica lista che mette esplicitamente al primo punto del programma l’affaire Ucraina e sono stati i primi ad ufficializzare la candidatura della giornalista di origine ucraina Nataliya Kudryk per la circoscrizione Centro.
Nel programma di Azione si parla di Ucraina in questi termini:
“La lista Siamo Europei ha come obiettivo prioritario che l’UE continui a sostenere l’Ucraina e assicuri a Kiev i mezzi per contrastare l’aggressione russa e riconquistare le parti del suo territorio ancora sotto il controllo di Putin. I partecipanti alla lista, se eletti, si impegnano a votare coerentemente con quanto espresso sopra. La difesa dell’Ucraina deve essere il primo passo verso una politica estera europea più strutturata ed efficace al fine di favorire processi di sviluppo, cooperazione e stabilità nelle diverse aree di crisi, in particolare nei Balcani, in Medio Oriente e nel continente africano. In questo contesto, il contrasto all’integralismo islamico e l’isolamento internazionale degli Stati che ne sono promotori e fiancheggiatori, deve essere una fondamentale linea di politica estera dell’Unione europea“.
Non mi pare ci sia molto da aggiungere in merito.
Stati Uniti d'Europa
La lista che vede tra i maggiori partiti coinvolti al suo interno Italia Viva di Matteo Renzi e Più Europa di Emma Bonino ne parla al terzo punto del suo documento programmatico per le elezioni Europee 2024. Anche Stati Uniti d’Europa propone nella sua lista la candidature di due cittadine di origine ucraina: Marina Sorina e Kateryna Shmorhay per la circoscrizione Nord-Est.
Ma vediamo in che modo Stati Uniti d’Europa affronta il tema Ucraina nel suo programma elettorale:
“La pace è la più grande conquista dell’Europa Unita, nata dalle macerie del continente devastato dall’ultima guerra mondiale. Eppure l’aggressione russa all’Ucraina ha dimostrato come la pace non vada solo evocata, ma anche attivamente difesa dalle minacce esterne. Dobbiamo rafforzare le nostre capacità di difesa, dalla ricerca alla cooperazione militare, aiutare l’Ucraina a vincere la guerra contro l’aggressore russo attraverso nuovi stanziamenti e nuove forniture militari, procedere con la confisca degli asset russi congelati dalle sanzioni e con il loro impiego a sostegno dello sforzo ucraino di difesa e di ricostruzione“. Ricapitoliamo: armi e soldi per l’Ucraina. Evviva!
Partito Democratico
Il PD nel suo tomo di 49 pagine chiamato “Manifesto Elettorale – L’Europa che vogliamo” dedica un intero paragrafo all’Ucraina, seppur sia necessario scendere fino a pagina 45 per trovarlo (ok, lo so, ci sono dei riferimenti all’Ucraina anche tra le altre pagine, ma noi stiamo cercando la polpa succosa del discorso). Allerta spoiler: sembra che il supporto a Kyiv sia garantito senza la minima esitazione. Sarà interessante vedere come in un partito che sull’Ucraina ogni giorno riesce a dire tutto ed il contrario di tutto riuscirà a rimanere coerente con questi inequivocabili punti programmatici. Non vi abbiamo censurato nel paragrafo dedicato all’Ucraina di questo programma elettorale la strizzatina d’occhio finale del PD ai russi che si battono per la democrazia nel loro paese per rendervi il quadro delle cose più completo. Io, personalmente, il supporto politico a personaggi di fantasia proprio non lo capisco. Ma vabbè andiamo oltre.
“Vogliamo un’Europa che continui a sostenere la resistenza del popolo ucraino di fronte all’aggressione russa e che al contempo metta in campo ogni sforzo diplomatico e politico volto a creare le condizioni per far cessare il conflitto e costruire una pace giusta, sicura e sostenibile. Un’Europa che stia al fianco dell’Ucraina nella sua legittima lotta per liberarsi dagli orrori della guerra seguita alla brutale invasione subita dalla Russia di Putin. Un’Europa, insomma, che non si divida sul supporto economico, militare e diplomatico al popolo ucraino e che si renda protagonista di un piano futuro di ricostruzione e di pace. L’aggressione russa all’Ucraina è stato un monito inequivocabile, anche per l’Europa: l’uso della forza non è più considerato inaccettabile dalle potenze che vogliono far valere le loro ragioni, in spregio al diritto internazionale e ai principi del multilateralismo. Ecco perché è necessario che l’Europa ritrovi un protagonismo diplomatico fin qui mancato, e lavori con urgenza e insieme ai partner e alla comunità internazionale, a costruire ogni spazio per il negoziato, a partire dalla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina ospitata dalla Svizzera a metà giugno. Rafforzare l’impegno politico e diplomatico per una pace giusta non significa la resa di fronte all’aggressore ma assumere le ragioni dell’aggredito e del diritto internazionale, da far valere agli occhi del mondo. L’Europa ha il dovere, e l’interesse, di aiutare l’Ucraina a ricostruire il suo futuro e la sua architettura democratica, economica e sociale per preparare il suo ingresso nell’Unione. L’Europa ha anche il dovere di essere un riferimento politico per chi in Russia ogni giorno si batte per la democrazia, la libertà e i diritti fondamentali. Vogliamo un’Europa che dia voce alle persone, ai giornalisti, ai giovani, alle donne che in Russia resistono e si battono a rischio della vita per i principi e le libertà fondamentali su cui l’Unione europea si fonda. Vogliamo un’Europa che sia parte federatrice e fondativa di una nuova architettura di pace e sicurezza sul continente europeo, una Helsinki del mondo nuovo, che abbia al centro nuove regole comuni e condivise, un concetto integrato di difesa comune, ma soprattutto la dimensione umana della sicurezza delle persone e delle comunità”
Forza Italia
Il partito del Ministro degli Esteri Tajani una volta rimasto orfano dell’amico del criminale internazionale putin, Silvio Berlusconi, sembra aver raddrizzato un po’ la schiena e non pare voler far mancare il proprio supporto a Kyiv. All’Ucraina viene dedicata solo una riga all’interno del breve programma elettorale per le elezioni Europee 2024 di Forza Italia, ma almeno non sembrano essere esitanti. Poi sappiamo che una singola riga può essere interpretata e reinterpretata a piacimento, ma per adesso prendiamola per buona. Si trova alla slide 5 su 17 (per trovarla ho dovuto fare CTRL+F “Ucraina”):
“L’Ucraina difende non solo la propria libertà, sovranità e integrità territoriale, ma anche i nostri valori condivisi.
Forza Italia nel PPE continuerà a fornire sostegno al popolo ucraino.“
Fratelli d'Italia
Nonostante il fermo impegno della Presidente del Consiglio Meloni a supporto di Kyiv divenuto reale subito dopo la sua visita nel 2022 a Bucha e Irpin (nei video dell’occasione si può vedere il momento esatto in cui il suo cuore si spezza e sembra capire la ferocia e la barbarie russa, cercate su Youtube), sappiamo benissimo che tra le varie anime di Fratelli d’Italia il tema del supporto all’Ucraina sia quantomeno controverso. Per questo nel programma elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni Europee 2024 di Ucraina si parla per circa mezza riga a pagina 13 (su 20):
“Proseguire nell’impegno a prevenire e risolvere ogni conflitto, per una pace giusta in Ucraina“. Mi aspettavo di più, onestamente non vuol dire proprio un bel niente.
Lega per Salvini Premier
Sulla Lega e su Salvini abbiamo ben poco da dire, sapete già tutto ed è inutile rimarcare il fatto che dell’Ucraina a loro non interessa proprio niente. Solo nell’ultima pagina del programma elettorale per le Europee 2024 di Lega per Salvini Premier l’Ucraina viene citata in termini non certo rassicuranti e solo alla fine di un documento programmatico che più che di Europa parla di come uscire dall’Europa:
“Noi rimaniamo impegnati a sostenere il diritto di autodifesa dell’Ucraina, con la consapevolezza di dover perseguire, allo stesso tempo, tutti gli sforzi diplomatici per arrivare ad una soluzione condivisa e porre fine al conflitto anzichè favorire sconsiderate escalation militari, come auspica qualche leader europeo.“. Un modo carino per dire: difendetevi, ma senza armi. Vi hanno raso al suolo intere città, ma trovate una soluzione condivisa con l’aggressore. Insomma, noi ce ne laviamo le mani. Tutto da copione.
Alleanza Verdi Sinistra
Onestamente ci siamo ritrovati in difficoltà ad estrapolare un singolo concetto logico sull’Ucraina nel programma elettorale di Alleanza Verdi Sinistra per le Europee 2024, infatti non vi riporteremo alcun contenuto. Quella della russia è considerata “un’invasione criminale”, ma al tempo stesso non viene proposta alcuna soluzione o alcun sostegno per liberarsi dall’aggressore, anzi, viene ribadito “No alle armi”, “No alla difesa comune europea” e no a tutto. Poche idee e anche molto confuse.
le liste Pace, Terra, Dignità di Santoro e Libertà di Cateno de Luca
Del programma elettorale per le Europee 2024 di Pace, Terra, Dignità di Santoro ne abbiamo già parlato su queste pagine, definendolo un delirio putiniano. E confermiamo questa definizione.
Il programma elettorale invece della lista Libertà di Cateno de Luca è sulla stessa linea di Santoro, leggermente meno marcata ma siamo lì in fondo, un pacifismo e un anti europeismo da guinness dei primati. Anche per questa lista è inutile citare qualcosa, tanto di Ucraina non si parla. Cioè non viene proprio citata. Amen.
Per queste due liste sarà impossibile raggiungere la soglia di sbarramento per fare eleggere anche un solo deputato e dal 10 Giugno, per nostra fortuna, torneranno nell’oblio.
La guerra ibrida di mosca colpisce anche in Italia, ma sembra non importare nulla a nessuno. Tra aziende sanitarie, enti pubblici, banche e trasporti gli hacker russi portano la guerra anche da noi.
Dopo oltre due anni e mezzo di invasione russa in Ucraina sarebbe anche ora che NATO, USA e paesi UE abbandonassero le ambiguità che li stanno lentamente uccidendo.
Unilever con due anni di ritardo esce dalla russia dopo le forti pressioni a cui sono stati sottoposti. E sul sito brandizza già il suo marchio DOVE con la bandiera ucraina.
La storia del programmatore pasticcione che ha rilasciato un aggiornamento software e ha messo in ginocchio l'occidente non ci convince molto. E la russia non è stata minimamente toccata.