stand for ukraine
Leave russia

Leave Russia, il sito per monitorare le aziende che ancora operano in russia

Ci siamo occupati già in altre occasione di scrivere riguardo le aziende che continuano a lavorare come niente fosse in russia nonostante il protrarsi della guerra in Ucraina. Ci sono esempi clamorosi come Barilla e Ferrero, ma ovviamente non sono le uniche e alcune sono state ufficialmente definite sponsor della guerra. Leave russia è un progetto di KSE (Kyiv School of Economy) che tiene sotto costante controllo gli sviluppi di queste operazioni.

Leave russia, un grande archivio per il business etico

Il sito Leave russia riporta lo status delle aziende che operano in russiaLeave russia è un enorme database di tutte le principali aziende del mondo e dei loro rapporti con il mercato russo. E’ uno strumento utilissimo per chi vuole fare business in modo etico, per poter evitare di commerciare con imprese che non hanno ancora rinunciato ai rubli nonostante la guerra in Ucraina continui ad essere pesante e sanguinosa.
Scegliendo di restare a lavorare in russia si sceglie di conseguenza di continuare a pagare tasse al cremlino (che come ha già dimostrato le trasforma immediatamente in armi letali da utilizzare contro l’Ucraina), di sostenere l’economia russa vanificando l’effetto delle sanzioni internazionali e di aiutare i cittadini russi a non sentire il peso della guerra.

Quali aziende multinazionali non hanno ancora lasciato la russia

Purtroppo le aziende che non hanno ancora abbandonato il mercato russo sono tante e molto famose. Tra queste oltre alle già citate Barilla e Ferrero troviamo Leroy Merlin, Nestlè, Pepsico. La lista è molto grande, vi consigliamo di sedervi comodi in poltrona e visionarla su Leave Russia, ne avrete per un bel po’ di tempo.

Come consultare Leave russia

Sul sito di Leave russia troverete gli aggiornamenti sullo stato delle operazioni di tantissime multinazionali, con l’indicazione se sono uscite dalla russia, se hanno sospeso le loro operazioni oppure se continuano a fare “business as usual” con i criminali internazionali del cremlino. E’ anche possibile cercare un’azienda in caso stiate facendo ricerche specifiche.
La metodologia utilizzata da Leave russia è molto complessa e per verificare se un’azienda sta continuando ad effettuare operazioni in russia prende in considerazioni diverse fonti finanziarie, basandosi anche sui dati rilasciati dal ministero dell’economia russo (per verificare se e quante tasse sono state pagate) e sui principali modelli finanziari online. A questo si aggiunge il monitoraggio dei vari comunicati che le imprese rilasciano.

Potrebbe interessarti anche
#MilkaNoMore, messaggio di protesta a Mondelez da Berlino
#MilkaNoMore manifestazione berlino per Ucraina

Domenica 26 Novembre 2023 si terrà a Berlino una manifestazione in segno di protesta contro Mondelez (produttrice dei prodotti Milka) che continua a fare affari con mosca.

Leroy Merlin sponsor della guerra
Leroy Merlin business as usual in russia

Leroy Merlin è stato indicato dal governo ucraino come sponsor della guerra. Nonostante ciò continua a fare affari con il cremlino

Il made in Italy (legale) per gli stivali dell’esercito russo
stivali military faraday russia italia conceria cervinia

Un'indagine di Trap Aggressor riportata da Kyiv Independent svela come l'azienda italiana Conceria Cervinia SPA e altre imprese tedesche continuano a lavorare con la russia per la fornitura di materiale per la realizzazione degli stivali militari per l'esercito russo.

Barilla continua a produrre pasta in russia
Barilla mantiene la produzione in russia

Barilla mantiene le attività di produzione di pasta in russia, nonostante la guerra continui sempre più ferocemente.