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Navalny è morto, ora è il momento di capire se una russia oltre putin esiste davvero

Navalny, il principale oppositore russo del criminale internazionale putin è morto rinchiuso in una colonia penale in Siberia. Ci immaginavamo che sarebbe potuto succedere, era in corso un omicidio prolungato sotto gli occhi di tutti, si aspettava solo una data. Il punto è un altro: se i russi di tutto il mondo, oggi, vogliono dimostrare di essere qualcosa di diverso dal mondo criminale e imperialista di putin, questo è il momento. Ora o mai più.

Russi di tutto il mondo, oggi inizia la vostra guerra, combattetela

La vostra guerra non è la stessa dell’Ucraina, la vostra è una guerra interna che non deve essere mescolata con quella di Kyiv. L’Ucraina ha già i suoi martiri, ha già i suoi sanguinari fronti interni, ha già i vostri missili sulle sue pacifiche città. La vostra guerra è un’altra, ed è una guerra civile. Tutta vostra.

Si dibatte da anni ormai se esiste una russia che non sia imbevuta di propaganda del cremlino e gli ultimi sondaggi in vista delle elezioni russe del 2024 lasciano poco spazio alla speranza. Ma sappiamo che c’è anche una parte di cittadini russi che ha opposto resistenza a putin eleggendo proprio Alexei Navalny a suo leader. Finora questa resistenza non ha avuto nulla di straordinario, annunci quasi sussurrati, smarcamenti più opportunistici che di sostanza e poche proteste. Sicuramente proteste in russia non se ne sono viste a causa della repressione, questo lo capiamo, ma non è che altrove in tutto il mondo la diaspora russa abbia poi fatto sentire molto la sua voce. Anche le centinaia migliaia di russi che hanno lasciato il paese all’inizio dell’invasione su vasta scala in Ucraina non lo hanno fatto per motivi ideologici particolarmente apprezzabili, sono semplicemente scappati per non farsi reclutare nell’esercito e ritornare poi a casa in un sacco nero.
Se davvero ci siete, se davvero credete che putin sia un oppressore, se condividete ideali democratici e libertari, scendete in piazza per la vostra guerra. La vostra guerra non è la stessa dell’Ucraina, la vostra è una guerra interna che non deve essere mescolata con quella di Kyiv. L’Ucraina ha già i suoi martiri, ha già i suoi sanguinari fronti interni, ha già i vostri missili sulle sue pacifiche città. La vostra guerra è un’altra, ed è una guerra civile. Tutta vostra.

Navalny era libero, in pochi lo avete sostenuto realmente. Navalny fu condannato e incarcerato, non avete mosso che poche dita della vostra mano. Navalny fu deportato in un carcere di massima sicurezza in Siberia, quasi nessuno è sceso in piazza. Ora Navalny è morto. Se davvero esiste una vostra opposizione al regime di putin, l’ovvio mandante anche di questo omicidio, fatevi sentire, ma seriamente. Aprite un vero fronte di protesta all’interno della comunità russa. E se non vi ascoltano, continuate, come gli ucraini fanno costantemente e con coraggio ogni giorno da due anni a questa parte scontrandosi con l’indifferenza generale della società civile.
Se rimarrete silenziosi, se vi limiterete a piangervi addosso, se non vi organizzerete ora per fare sentire la vostra voce, il problema non sarà più che nessuno vi ascolta, il problema sarà che semplicemente un’opposizione russa a putin non esiste, non è mai esistita e mai esisterà.

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