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War and Art

War & Art per tracciare le opere d’arte nelle mani di persone sanzionate

War & Sanctions è un progetto del NACP ucraino (Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione) che si occupa di monitorare e rendere pubblici i nomi di soggetti sanzionati dalle varie autorità mondiali. Quindi parliamo di società e persone che stanno sostenendo attivamente la russia nella sua sanguinosa invasione dell’Ucraina. E’ importante non avere rapporti con queste entità sanzionate, perchè significherebbe coinvolgere il vostro business o la vostra persona direttamente nel conflitto, con tutte le conseguenze anche giuridiche che una collaborazione con un ente sanzionato comporterebbero.
Ma c’è un altro aspetto legato alle sanzioni che riguarda il commercio di opere d’arte. War & Art è un database che racchiude l’elenco delle opere d’arte in possesso di oligarchi sanzionati e segnala quali manufatti artistici sono stati rubati dall’esercito russo durante l’invasione dell’Ucraina e che potrebbero essere rivenduti nel mercato nero dell’arte.

Opere d'arte di proprietà di oligarchi russi sanzionati

Tra i dipinti nelle mani dell’oligarca Roman Abramovich troviamo ad esempio opere di Bacon, Mondrian, Pollock, Schiele per un valore complessivo stimato da War & Art di oltre 193 milioni di dollari

Il patrimonio artistico in mano ad un ristretto manipolo di oligarchi sotto sanzione è a dir poco sconvolgente e, secondo le stime di War & Art ad oggi si aggirerebbe intorno ai 2,5 miliardi di dollari. Sì, avete letto bene. Le collezioni di dipinti e sculture di proprietà dei complici del criminale internazionale putin sono davvero da non credere.

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Il Trittico di Francis Bacon nelle mani dell’oligarca sanzonato Roman Abramovich

Tra i dipinti nelle mani dell’oligarca Roman Abramovich troviamo ad esempio opere di Bacon, Mondrian, Pollock, Schiele per un valore complessivo stimato da War & Art di oltre 193 milioni di dollari. 
Ma non solo la collezione di Abramovich è sconvolgente.
Petr Aven, banchiere e politico russo, a capo di Alfa Bank fino a quando non è stato colpito da sanzioni internazionali possiede quadri di Chagall e Kandinsky (tra gli altri) e decine di sculture e manufatti di inestimabile valore.

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L’opera Water Serpents II di Gustav Klimt della collezione dell’oligarca russo Rybolovlev

Un caso a parte è invece la collezione dell’oligarca Rybolovlev che farebbe impallidire i più quotati musei mondiali. Tra le mani del sanzionato Rybolovlev si trovano opere di Gauguin, Picasso, Rothko, Modigliani, Van Gogh, Klimt per un patrimonio stimato di oltre 1 miliardo di dollari. Sempre Rybolovlev fu il proprietario del controverso Salvador Mundi di Leonardo, venduto successivamente ad un asta da Christie’s e sul quale si discute ancora oggi sulla sua autenticità.

Le opere trafugate dai russi in Ucraina

Come se fosse un copione già scritto e letto mille e più volte, gli invasori in Ucraina stanno facendo quello che tutti gli eserciti in ritirata di tutte le guerre finora combattute hanno fatto. Ovvero saccheggiare come barbari i musei delle città occupate per rubare i pezzi più pregiati. La stessa cosa è avvenuta in Ucraina e War & Art sta cercando di tenere traccia di questo patrimonio rubato dai criminali russi per cercare di prevenire il più possibile la loro vendita sul mercato nero dell’arte. Si tratta spesso di manufatti antichi, dal valore inestimabile.

E’ un ritorno all’epoca dell’occupazione nazista in Europa nella seconda guerra mondiale, quando i musei delle nazioni invase da Hitler vennero saccheggiati per recapitare le opere d’arte direttamente nelle ricche case dei gerarchi di grado più elevato.

Perchè tenere traccia di queste opere d'arte è importante

Un oligarca russo potrebbe infatti ricorrere alla vendita di parte del suo patrimonio artistico per coprire le perdite accumulati in mesi di sanzioni

Tracciare le opere d’arte in mano degli oligarchi sanzionati è un importante deterrente per prevenire la compravendita di queste opere che, essendo il proprietario sotto sanzione, non possono essere scambiate sui nostri mercati. Un oligarca russo potrebbe infatti ricorrere alla vendita di parte del suo patrimonio artistico per coprire le perdite accumulati in mesi di sanzioni economiche alla russia e per sopperire al congelamento dei suoi assets bloccati in quei paesi che stanno aderendo alle sanzioni internazionali.
Commerciare con individui sanzionati è illegale.

Allo stesso modo tenere invece traccia del patrimonio artistico rubato dagli occupanti russi è di fondamentale importanza sia per prevenire lo scambio di queste opere sul mercato nero nell’immediato, ma anche per poter avere una base su cui ripartire per riottenere almeno parte delle opere sottratte alla fine della guerra. Sarà difficile, lo sappiamo, ma almeno ci si sta già lavorando.

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