IKEA ancora a supporto dell’Ucraina
A volte ci sono storie di solidarietà che seppure orchestrate da top aziende multinazionali non vengono mai alla luce. E’ questo il caso di IKEA che durante il primo anno di guerra non ha smesso di effettuare azioni in favore dell’Ucraina.
All’indomani del 24 Febbraio 2022 IKEA aveva già dismesso tutti i suoi negozio in russia e bielorussia e terminato il suo business nei paesi aggressori. Ma non è finita qui. Nel corso di questo anno ha donato 9 milioni di Euro in prodotti per la casa in aiuto dei cittadini ucraini che hanno perso le loro abitazioni e si sono dovuti rifugiare in altre città.
La donazione riportata dal report di IKEA ad Aprile 2023 include 71.000 materassi, 86.000 coperte, 75.000 lenzuola , 99.000 set da cucina e 205.000 cuscini.
IKEA ha realizzato questo con l’aiuto delle organizzazioni UNHCR, Save the Children e UNICEF che hanno distribuito il materiale donato sia ai rifugiati interni all’Ucraina sia a quelli ospitati fuori dal confine.
Ikea fuori dalla russia
Ricordiamo che Ikea è stata una delle prime aziende multinazionali a uscire dal mercato russo in sostegno al popolo ucraino. Puoi scoprire chi invece sta facendo ancora business as usual con il cremlino visitando il sito Leave Russia. Tra le aziende che non hanno ancora lasciato la russia non seguendo quindi il buon esempio di Ikea troviamo grandi nomi come Leroy Merlin, Nestlè, Pepsico, Ferrero e Barilla, solo per citarne alcuni.
Helpware sostiene l'Ucraina aiutando i lavoratori ucraini a partecipare a progetti di business a livello internazionale.
Weblium aiuta l'Ucraina fin dall'invasione su vasta scala della Russia.
Off the Storybook è un brand di moda a sostegno dell'Ucraina. Il ricavato di ogni vendita verrà devoluto in sostegno ai bambini ucraini tramite l'associazione 24 Febbraio.
Il 26 Aprile 2024 a Roma in Via Nazionale, 69 si terrà un evento per ricordare e raccontare tra scienza e storia il disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina